ISOLA LIRI  / Giglio fallisce un rigore al 93’ e la partita termina a reti bianche.

Il bomber Manuel De Carolis

ISOLA LIRI (4-2-3-1): Terbeshi, Proietti, Lombardo, Lucchese, Manetta, Poziello Ciro, Basilico (84’ De Carolis), Franzese, Giglio, Poziello Raffaele, Massimiani (69’ Salemme). A disposizione: Micheli, Cassese, Tullio, Cataldi, Di Vito, Savone, Fraioli. Allenatore: Sandro Grossi.

TARANTO: (3-4-3): De Lucia, De Giorgi (66’ Alvino),  Pambianchi, Ciarcia, Bojo, Guardiglio, Nosa, Marsili, Genchi, Yeboah (79’ Gaetano), Siclari (86’ Ancora).  A disposizione: Pizzaleo, Meida, Chiavazzo, Allenatore: Michele Cazzarò.

Arbitro: Gaetano Massara di Reggio Calabria; I assistente Simone Prencipe di Milano; II assistente Alessio Scacchi di Arezzo.

Note: ammoniti Basilico, Ciarcia, Genchi, Manetta, Lucchese, Franzese, Marsili.
Calci d’angolo: 4 a 1 per il Taranto. Spettatori 500 circa, giornata soleggiata,

ISOLA del LIRI – Mentre mister Grossi brontola a denti stretti dopo l’errore dagli undici metri del bomber Antonio Giglio in pieno recupero, che avrebbe consentito con estrema sicurezza ai suoi ragazzi di incamerare tre punti, il Taranto da parte sua, continua a non centrare un risultato pieno in trasferta. L’ultima gara infatti, vinta dal team allenato da Michele Cazzarò, risale al settembre dello scorso anno con il Picerno per tre reti a zero. Poi solo quattro sconfitte e cinque pareggi. Qualcuno prima del match, aveva dichiarato a gran voce: “Mister Grossi queste partite non le sbaglia mai”. Ed aveva ragione, anzi, vista la prova esemplare dei suoi uomini, in primisi i quattro ‘Under’ che si sono distinti per bravura e per destrezza, sembrando dei veterani e ci riferiamo al portiere Terbeshi, ai due terzini Alessio Proietti ed Emanuele Lombardo, ai due centrocampisti Massimiani e Salemme, ai quali si aggiunge l’ingresso in campo di De Carolis (in foto).

Quest’ultimo è stato parzialmente decisivo perchè ha provocato il penalty proprio al 93. Il mister in sala stampa ha chiamato a raccolta tifosi, amministratori, appassionati e quanti vogliono bene alla squadra, perché ogni domenica dimostra di giocarsela alla pari, sia con le corazzate come è avvenuto ieri pomeriggio, sia con le compagini meno blasonate che lottano per non retrocedere. Grossi, nel corso della partita ha cambiato lo schieramento con più moduli, disponendo i propri calciatori sul rettangolo di gioco in maniera diversificata, rompendo il gioco degli avversari e rischiando poco o quasi nulla.

La cronaca. Nella prima mezz’ora il Taranto ha messo alle corde l’Isola Liri che, comunque se l’è cavata con qualche brivido. Ricordiamo infatti un calcio di punizione di Marsili finito sulla barriera, il cross di Genchi al 12’ schiacciato con la fronte da Siclari e terminato di poco alto. E ancora, la girata a rete di Yeboah imbeccato dal solito Genchi, con la sfera finita alta sulla trasversale della porta difesa da Terbeshi. Ma l’occasione topica si verificava al 28’ quando, Nosa all’interno dell’area di rigore calciava a colpo sicuro, Terbeshi respingeva, e poi la palla finiva sul palo toccata ancora dall’esterno di centrocampo del Taranto.

A quel punto della sfida l’Isola Liri si svegliava dal torpore e decideva di flirtare con la porta avversaria. Dapprima andava in gol con Basilico che esplodeva un fendente dal limite dell’area che s’insaccava sotto l’incrocio e che l’arbitro annullava per un presunto, discusso e discutibile, fallo con il braccio di Giglio. Poi al 41’ un ruggito dello stesso bomber  con un sinistro violento e virulento che lambiva l’incrocio dei pali. Allo scadere dei primi 45’ ci pensava Ciro Poziello a ricordare che l’Isola Liri sa fare sul serio anche con avversarie blasonate, ma la sua rasoiata veniva bloccata da De Lucia. Nella ripresa capitan Franzese prendeva per mano la squadra, e al 53’ un suo colpo di testa, solo per un soffio, non beffava De Lucia costretto, con un colpo di reni, a smanacciare la palla in corner. Trascorrevano 6’ di gioco e stavolta era Manetta, con un colpo di testa, a spedire la palla di poco alta.

Dopo il tentativo di Basilico neutralizzato da De Lucia,  la conclusione respinta da Terbeshi, e i primi cambi operati dai rispettivi trainer, si arrivava al 93’, quando il bomber De Carolis, buttato nella mischia da Grossi convinto che avrebbe risolto la partita, costringeva al fatto Pambianchi, fino a quel momento impeccabile e, dal dischetto Giglio angolava il tiro sulla sinistra di De Lucia che intuiva la traiettoria e bloccava la palla in due tempi. La panchina di casa rabbrividiva, e cominciava a mordersi le unghie delle mani, soffrendo di onicofagia. Infine, proprio nell’ultimo minuto di recupero, Genchi ancora, forniva un assist prezioso per il nuovo entrato Ancora che mandava la palla seppur di poco, alle ortiche.

Prima della gara, il campione d’altri tempi Pino Santonico, già gloria dell’Isola Liri e dello stesso Taranto, è stato omaggiato dal capitano Roberto Franzese e dal mister Sandro Grossi con un mazzo di fiori. Inoltre, anche il mitico Erasmo Iacovone bandiera del Taranto è stato ricordato con uno striscione dai propri sostenitori perché scomparso trentotto anni fa, per la precisione il 6 febbraio 1978 ed al quale è stato intitolato lo stadio della cittadina pugliese. Ed ora sotto con il Potenza lontano  dalle mura amiche!

A cura dell’Ufficio stampa dell’A. c. Isola Liri

 

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