Frosinone / Fondazione Kambo, chiuso con successo l’anno scolastico 2015/2016.

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Via Don Minzoni, 122 a Frosinone è l’indirizzo di un progetto educativo importante che, da oltre cento anni, impegna la Fondazione Kambo, con l’asilo nido “Il Piccolo Principe” e la scuola dell’infanzia “San Carlo Borromeo e Santa Giustina”.

L’esperienza educativa di quest’anno culminerà il 4 Giugno, con la consueta festa in giardino, dal momento che, la scuola ha raggiunto obiettivi didattici specifici, attraverso progetti innovativiche hanno permesso di valorizzare comprensione reciproca e sentimento di appartenenza alla comunità.

Oltre alle attività curricolari, quest’anno importanti collaborazioni esterne hanno assicurato agli allievi progetti coinvolgenti:dal “Giocodanza®” diretto da Elisabetta Grossi, al laboratorio teatrale di Luisanna Trigiani, lezioni madrelingua di inglese, di canto e coro con Barbara Deodati,di Orto Didattico per i bambini di tre anni e della sezione primavera, più musicoterapia per il nido e  Metodo Orff nella materna con Massimiliano Malizia.

Con una tradizione secolare e sempre all’avanguardia nel guardare  al futuro, la Fondazione, quest’anno ha riservato un’attenzione particolare all’alimentazione, utilizzando in mensa solo prodotti a Km 0, provenienti da aziende agricole che utilizzano foraggi dei terreni di cui la Fondazione è proprietaria.

Con orario fino alle 18, inizierà ora il Campo Scuola Estivo che, oltre alle normali attività, offrirà possibilità per apprendere la lingua inglese con insegnante madrelingua.

Nicoletta Anastasio, Presidente della Fondazione dal 2015, conferma che “Il sapere, come bagaglio di nozioni e di concetti, va sempre coniugato con il ‘saper fare’. È questo che fornirà capacità ai nostri allievi per affrontare ogni sorta di problema ed aiutarli a raggiungere il ‘saper essere’, l’insieme di quelle risorse umane che li accompagneranno durante la crescita”.

Per la Fondazione il progetto educativo è importante e viene lasciato maturare in un contesto di riflessioni ampio, che permette di preparare quel terreno fertile in cui, ogni giorno,le insegnanti possono aprire i loro orizzonti misurandosi con quanto succede “fuori”. “La nostra convinzione di fare cosa utile alla comunità e le nostre scelte progettuali  – conclude la Presidente – si creano e rafforzano attraverso esperienze educative progettate e vissute insieme e che, alla fine, influiscono sulle nostre scelte”.

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