Sora / Ceccano (Prc), problema lavoro al collasso, ammortizzatori sociali in crisi.

In  Provincia di Frosinone l’emergenza lavoro ormai è una costante. Non passa giorno per cui le condizioni dell’occupazione diventano sempre più precarie“. La dichiarazione è del segretario del Partito di Rifondazione Comunista, Paolo Ceccano.

Basta elencare alcuni nuclei lavorativi quali Videocon e Marangoni – spiega Ceccano – per avere l’esatta dimensione del problema: risultano censiti, attraverso gli iscritti ai centri per l’impiego, circa ben 125.000 disoccupati che, rapportati alla popolazione, ammonta ad una percentuale pari a circa il 25%. Ma questo evidentemente è un dato sottostimato perché ci sono giovani che non osano nemmeno iscriversi ai centri per l’impiego“.

“Gli ammortizzatori sociali – continua Ceccano – volgono al termine per la vertenza frusinate, quindi altre 350 persone entrano nella povertà  assoluta il prossimo 15 di giugno 2016. Il Pd che durante la campagna elettorale per le regionali sbandierava a pagina 40 del suo programma il Reddito di Cittadinanza,  cosa fa? Per quanto criticabile, perché non viene attivato?“.

Ceccano ha poi precisato: “Il centro del problema del lavoro in riferimento a ciò chela politica può o non può fare è proprio il Pd. L’unica manifestazione interessata alla questione del lavoro da parte del Pd è stata la proposta dell’aeroporto attorno alla quale è stato imbastito uno sperpero di denaro pubblico di dimensioni ancora da scoprire e si spera che lo stia facendo la Procura della Repubblica che ha aperto diversi fascicoli al riguardo. La nostra opposizione a questa devastante idea dell’aeroporto ci procurò, a suo tempo, la cacciata dalla giunta provinciale a guida Pd“.

Ceccano ha poi concluso la sua missiva sottolineando che: “Il resto è il nulla e l’attuale governo della provincia è muto riguardo le questioni del lavoro. E questa è, fra le altre, una delle ragioni per cui il Pd sta scomparendo e della sua trasformazione in un partito sempre più liquefatto nei mille rivoli della maschera melliflua delle liste civiche e dei volti stralunati dei suoi dirigenti. Una morte annunciata? Poco male. L’unica nostra preoccupazione e che invece viva il lavoro in questa nostra provincia e che i lavoratori possano avere delle risposte giuste all’altezza di una situazione sempre più drammatica“.

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