Sora / Borsa di studio Edoardo Abbate: le vincitrici della V edizione

 

vincitrici e dirigenti scolastici premio Edoardo Abbate immagine 1

Le studentesse Alessia Recine ed Ersilia Atalaya (foto in alto) sono le vincitrici della V edizione della Borsa di studio “Edoardo Abbate”, dedicata alla memoria del giovane ragazzo sorano scomparso prematuramente il 14 luglio 2012. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 13 maggio, alle ore 10.30, nell’Auditorium “Vittorio De Sica”, a Sora, alla presenza della famiglia Abbate e delle autorità.

Ad aprire l’evento le parole di saluto del M° Sandro Gemmiti, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Sora che ha patrocinato la manifestazione. Quindi, ha preso la parola la Dirigente Scolastica del 3° Istituto Comprensivo Dott.ssa Marcella Petricca che ha ricordato la bella figura di Edoardo Abbate in veste di sua ex insegnante.

A seguire sono stati resi noti i nomi delle vincitrici della borsa di studio istituita dalla famiglia Abbate che, ogni anno consegna un riconoscimento ad uno studente che si è distinto per uno stile di vita ispirato ai valori dell’altruismo, tolleranza, solidarietà e disponibilità verso gli altri. Valori ai quali Edoardo si è sempre ispirato nella sua esistenza. È stata un’apposita commissione, composta dal Dott. Vincenzo La Posta, dalla Prof.ssa Clelia Di Stefano e dalla Dott.ssa Eugenia Natale, a valutare le numerose candidature pervenute.

Il premio ex aequo è andato ad Alessia Recine, studentessa della classe II A sez. Odontotecnico dell’Istituto Superiore “Tulliano” di Arpino ed a Ersilia Atalaya, studentessa della Classe III sez. B del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “Vincenzo Gioberti” di Sora. Presenti i dirigenti scolastici dei due istituiti: il Prof. Michele Bove per il “Tulliano” e la prof.ssa Clelia Giona per il  “Gioberti”.

Anche quest’anno le candidature che i vari istituti del territorio hanno fatto pervenire, testimoniano che, tra i giovani, c’è una parte sana, ancorata a saldi e importanti valori, praticati nella quotidianità della vita, che arricchiscono la convivenza civile.

“Un io che diventa noi”: questa la riflessione di una delle due vincitrici del premio, che sintetizza il significato della “Borsa di studio Edoardo Abbate” perché i valori che intende additare sono proprio l’apertura verso gli altri e l’attenzione ai bisogni di chi, a volte, è anche incapace di chiedere aiuto.

Così la giuria ha motivato l’assegnazione del premio: “Purtroppo i mezzi di comunicazione di massa ci hanno insegnato, attraverso un martellamento quotidiano, che il male fa più notizia del bene, ma sappiano i nostri giovani che non è così, il bene esiste e viene realizzato, passando molto spesso in silenzio. Sta a loro seguirlo e rivelarlo perché diventi esempio per tutti nella costruzione di una società in cui non domini la concezione di Thomas Hobbes: “Homo homini lupus”, ma l’altro, chiunque egli sia, ci appaia come persona e come tale venga rispettato e, permettetemi, amato. Per l’anno scolastico 2016/’17 l’assegnazione della “Borsa di studio” è andata a due candidate ex aequo, che, come recita la motivazione, hanno manifestato qualità umane, doti di sensibilità e spirito di vero e concreto altruismo. Va poi aggiunto che le due studentesse hanno radici familiari comuni, radici sane che affondano in un terreno ricco di valori che sono stati assorbiti e fatti propri dalla nuova generazione: il seme della parabola evangelica è caduto “sulla terra buona e ha dato frutto”.

A cura dell’Addetto stampa
del Comune di Sora
Dott.ssa Ilaria Paolisso
Per info: 0776 82 82 18

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