Sora / Celebrata la fondazione dell’Arma dei Carabinieri

Rodolfo Damiani immagine 5
(Sopra il giornalista e storico, Dott. Rodolfo Damiani;
in anteprima il logo dell’Arma dei Carabinieri)
Lo scorso 5 giugno c. a.  i Carabinieri hanno celebrato la fondazione dell’Arma. Un breve e insufficiente ricordo a mostrare l’apprezzamento, la simpatia della gente del popolo a coloro per definizione sono ‘Usi Obbedir Tacendo e Tacendo Morir‘.
Rovistando tra vecchie foto e cianfrusaglie, ho avuto modo di toccare una foto ingiallita che ritrae mia Nonna accanto ad un caraniniere , lontano nipote caduto sul Podgora . Mi tornava alla mente il suo commento rispetto ad avere un parente carabiniere: ‘i garbigneri so gattivi ma come facessimo si ‘n ce fossero chissi‘.
La frase nella sua sincerità contadina riassume l’assoluta necessità della presenza dei Carabinieri . Li trovi a Messina in aiuto ai terremotati, in Libia nella campagna dell’11, nel ’15 per il terremoto di Sora-Avezzano e, subito dopo mobilitati per la guerra in cui si coprirono di gloria, nel ’26 ancora in Libia, nel ’35 in Etiopia e poi nel ’40 la grande mattanza, sl sempre i Carabinieri, i quali, con grande coraggio su, indicazione del compianto Bettino Craxi, impediscono ai ‘marines’ americani di sottrarre alla giustizia italiana un terrorista.
Poi il Kossovo, laSlovenia , la Somalia, l’Iraq , l’Afganistan. La legge e il suo rispetto , essere soldati, l’onore, l’ubbidienza, la fede sono i principi su cui l’Arma basa il suo prestigio e il suo carisma, ma i Carabinieri sono cittadini
accanto ad altri cittadini con cui vivono , soprattutto nei piccoli paesi, e intervengono in tutte le occasioni a fare opera di supplenza a funzioni deficienti.
Quale esempio più lampante nel periodo del Corona virus, caserme dove i congiunti chiedevano notizie di parenti scomparsi nei meandri sanitari, recapito a domicilio della pensione agli anziani, portare il cibo a quanti non potevano uscire di casa o i medicinali salvavita.
Recenti studi hanno portato nuova linfa al carabiniere chiarendo le difficoltà che incontrarono durante la Resistenza da singoli, che si orientarono in modo corretto, seguendo il Regolamento e l’onore dell’Arma. Sono trascorsi 75 anni da quando nell’Italia dilaniata dalla guerra civile i Carabinieri, come altre migliaia di italiani, rifiutarono l’adesione alla Repubblica del duce Benito Mussolinì, restando fedeli al giuramento al re.
Giocarono un ruolo eroico nella Resistenza come Salvo d’Acquisto e Alberto La Rocca. La loro scelta di campo li obbligò a superare scelte di pregiudiziali politiche, rispondendo solo ai valori rappresentati dalla loro divisa e ponendo innanzi tutto la tutela della popolazione civile.
Episodi riportati negli archivi storici evidenziano la situazione dei carabinieri braccati da SS e repubblichini se catturati seviziati, torturati e deportati nei lager nazisti. I Carabinieri ribatterono colpo su colpo, dimostrando l’adeguatezza della loro preparazione morale e tecnica, con coraggio e tenacia non per la propria gloria personale ma in nome della libertà della Patria.  In una cella di Regina Coeli è graffito il seguente principio: ‘non si può aderire ad una repubblica come Salò, costituzionalmente illegale, alleata al tiranno straniero, cancellando il glorioso nome di “Carabinieri”.

Soldati d’Italia: ad maiora!


Rodolfo Damiani
Giornalista e Storico

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento