Alvito / Meditando con il calendario dell’Oasi

(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)

5 Ottobre 2020 – Lunedì – 27a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 10,25-37

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del giorno: ‘Va’ e anche tu fa’ così’.

Avrà fatto quel dottore della Legge ciò che Gesù gli ha suggerito? Non lo sapremo mai, ma intanto ci ha ottenuto un consiglio che, se preso come un ordine, spalancherà la strada a tanti altri. Che si conoscano i comandamenti è cosa buona, ma non basta se poi non si mettono in pratica. E non ci sono scuse per non farlo perché, anche se il campo è vasto – per tutti c’è un inizio che, fatti tutti i conti, è molto più vicino di quanto si possa immaginare. L’amico, il parente, il dirimpettaio … il bisognoso o il malcapitato, qualunque sia il volto del brigante che ha incontrato, oppure la storia che ha vissuto, hanno lo stesso volto: quello di Gesù che attende chi abbia compassione e gli si faccia prossimo. E un giorno gli dirà: “Lo hai fatto a me”. Se non lo hai ancora fatto, puoi cominciare oggi.

A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani

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