Terracina / Pernarella (M5S Lazio) tuona contro Procaccini: ‘Modus operandi sconcertante’

Gaia Pernarella consigliera regionale M5S

(Sopra, la consigliera regionale M5S, Gaia Pernarella;
in evidenza, il logo della città di Terracina)

Più proseguono le rivelazioni della stampa su quanto accaduto a Terracina negli ultimi anni, più resto sconcertata. E’ disarmante leggere di gare pubbliche definite come ‘vestiti cuciti addosso’ o delle continue ripetute pressioni sugli organi investigativi colpevoli di portare avanti con dedizione quello che i cittadini  chiedono loro di fare: ossia, il proprio lavoro. L’impegno che il Commissario prefettizio neo insediato a Terracina si troverà davanti, ossia riportare la fiducia nei cittadini e l’autorità nella macchina amministrativa, non sarà facile, ma la nostra città ora più che mai ha assolutamente bisogno di un cambio di passo”.

È quanto dichiara Gaia Pernarella, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, la quale torna a intervenire sull’inchiesta pontina dopo l’ultima richiesta di convocazione della Commissione Trasparenza presieduta dalla consigliera Colosimo con particolare riferimento alle vicende di competenza regionale, (vedi ponte ciclopedonale realizzato con fondi europei gestiti dalla Regione e gestione dell’Arena del Molo ndc).

Come gruppo Movimento 5 Stellespiega Pernarellasiamo sempre stati contrari a una gestione privata dell’Arena del Molo e lo abbiamo ribadito nel corso degli anni con due distinte interrogazioni oltre a diversi accessi agli atti. Quello che però non ci aspettavamo, è aver letto che il nostro europarlamentare cittadino, quando l’Amministrazione comunale aveva deciso di affidare l’area a un privato, avrebbe avuto l’interesse a favorire una delle due società in gara, senza minimamente curarsi di quale fosse la migliore per la città ma solo puntando al proprio interesse di partito”.

Ancora più gravi peròaggiunge la consigliera regionaleci appaiono le esibizioni di forza verso gli organi investigativi andate in scena in quasi tutti i Comandi regionali della Capitaneria di porto e finanche all’interno della Procura della Repubblica di Latina dove l’europarlamentare, di volta in volta accompagnato da questo o quell’amministratore oggi ai domiciliari, avrebbe tentato di screditare gli investigatori, i quali, così egregiamente hanno portato avanti il proprio lavoro. Non un legittimo, per quanto a mio parere inopportuno, lamento ma un vero e proprio tentativo di inquinamento probatorio teso a far rimuovere gli investigatori secondo una logica che nessuna competenza specifica avrebbe legittimato. E che si sarebbe protratta in modo spregiudicato a tutti i livelli, come racconta di nuovo oggi la stampa con tanto di fotografie, quando un incontro chiesto sempre dall’europarlamentare al Comando generale della Capitaneria per questioni afferenti l’immigrazione clandestina, si sarebbe trasformato nell’ennesimo maldestro tentativo di fare pressioni sugli investigatori, peraltro per indagini in cui non compariva e fornendo una documentazione che l’ex Sindaco non era tecnicamente tenuto e titolato a conoscere”.

 “Da cittadinaconclude Pernarellaauspico che la Procura in tempi celeri faccia chiarezza e piena luce su questa vicenda che oggi vede tutti gli abitanti di Terracina come vere e uniche vittime”.

Ufficio Comunicazione M5S Regione Lazio
XI Legislatura
Per info: 333  90 60 897

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento