(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
2 Luglio 2025 –
Mercoledì – 13a settimana del Tempo Ordinario
Vangelo del giorno: Mt 8,28-34
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Parola del giorno: “Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?”
Quel grido dei demoni non è rimasto lontano nella storia e non importuna Gesù, anzi lo ha spinto a operare. E così succede ancora, perché il Male muta la sua forma ma non la sostanza. Si annida nell’indifferenza di chi gira la faccia altrove, o di chi nella complicità ti sussurra: “Che ti importa? Non è affare tuo!“. Cristo non rimane indifferente, prende a cuore. Con una immediatezza che strappa i demoni dell’egoismo, spalanca gabbie di paure; offre una libertà scomoda: essere umani fino in fondo, curando le ferite del fratello. È questo ciò che suggerisce il comportamento di Gesù. Ma la sua luce acceca chi preferisce le tenebre. La liberazione spaventa più della schiavitù: costa rinunce, rompe abitudini, smuove il fango dell’anima. Solo i demoni possono dire a Gesù di essere venuto a tormentarli, l’uomo no. Gesù, l’uomo è venuto a liberarlo. Perché solo chi esce da sé stesso abbraccia una vita degna di essere detta umana, libera e capace di amare veramente.
A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani