Si sono svolte, nei giorni scorsi, a Sora, le cerimonie di inaugurazione della mostra “Tessere la Speranza. Le preziose vesti dalle Madonne Addolorate del Lazio a Santa Marìa de la Esperanza Macarena di Siviglia”, promossa dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti.
Gli eventi in programma si sono aperti con un convegno in Sala Consiliare, alle ore 17.00, alla presenza di numerosi sindaci del territorio e delle autorità civili e militari. Hanno preso la parola il Sindaco Roberto De Donatis ed il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo, dal momento che, la mostra è stata patrocinata dal Comune di Sora e dalla Diocesi di Sora Cassino Aquino e Pontecorvo.
Per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale è intervenuta Alfonsina Russo mentre l’antropologa Elisabetta Silvestrini ha illustrato alcuni aspetti tipici del culto per l’Addolorata nei comuni del frusinate.
La mostra “Tessere la speranza” è stata già presentata con successo a Roma, nella sede della Soprintendenza, e ad Albano Laziale. A Sora, nel Museo della Media Valle del Liri, l’allestimento giunge con una veste particolare legata soprattutto al culto della Madonna Addolorata, diffuso dalla Spagna nel mondo cattolico e in Italia.
Nell’ambito della mostra, per la prima volta in Italia, è esposto uno straordinario “oggetto di devozione” proveniente dalla Basilica di Santa Maria della Speranza di Siviglia: l’abito viola e il monumentale mantello verde, lungo tre metri e con ricami in oro, della Madonna de la Esperanza Macarena, particolarmente venerata in Spagna e protagonista dei riti della Settimana Santa.
A tal proposito è stato ospite delle cerimonie di inaugurazione Fernando Marmolejo Hernandez, Hermandad de la Macarena (Siviglia) che ha descritto i riti della devozione mariana in Spagna.
Dopo l’intervento delle autorità l’esperto Enrico Ranaldi ha condotto i partecipanti in un’accurata visita guidata alla mostra. Lungo il percorso, legato ai cammini religiosi di San Benedetto, di San Francesco e di San Paolo, sono esposte, tra le altre, le Madonne Addolorate di Alvito, di Boville e di Falvaterra con i loro ricchi abiti, ricamati con filati preziosi, ma anche altri simulacri oggetto di particolare devozione territoriale come le Madonne “bianca” e “bruna” di Canneto (comune di Settefrati).
Le cerimonie di inaugurazione si sono chiuse presso il suggestivo Chiostro del Museo Civico della Media Valle del Liri dove si sono esibiti il pianista Sandro Gemmiti ed il soprano Orietta Manente. Il concerto ha proposto una prima parte dedicata alle opere di Giacomo Puccini ed una seconda parte all’insegna della canzone napoletana d’autore. Gli eventi in programma sono stati presentati dalla giornalista Ilaria Paolisso.