Alvito / Meditando con il calendario dell’Oasi
by Gilberto Farina · 1 maggio 2025
(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)
1 Maggio 2025 –
Giovedì – SAN GIUSEPPE LAVORATORE
Vangelo del giorno: Mt 13,54-58
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Parola del giorno: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua …”
Gesù torna tra le persone che lo hanno visto crescere e come benvenuto riceve critiche e rifiuto da parte di chi si scandalizza di fronte alla libertà e l’autorevolezza, con cui insegna nella sinagoga. Tirano fuori lo “stato famiglia” a supporto dei loro pensieri omologati; i loro cuori non sono pieni di stupore e gratitudine ma di argomenti che vanno solo a “rafforzare” i loro pregiudizi. Per loro è inconcepibile che il figlio del falegname possa spiegare le scritture. E Gesù, turbato per tanta durezza di cuore e rigidità mentale, da loro “non fece molti miracoli”! Non che oggi sia diverso, da miopi “benpensanti”, mossi più dall’invidia che dall’amore a Dio e alla Chiesa, appiccichiamo addosso a persone “scomode” etichette ben confezionate che producono condizionamenti e tanta sofferenza. È veramente difficile sconfiggere e convivere coi pregiudizi! A tal proposito Albert Einstein ebbe a dire: “È più facile spezzare un atomo e non un pregiudizio”.
«… chiediamo alla Madonna, che ha accolto il mistero di Dio nella quotidianità di Nazaret, di avere occhi e cuore liberi dai pregiudizi e avere occhi aperti allo stupore: “Signore, che ti incontri!”. E quando incontriamo il Signore c’è questo stupore. Lo incontriamo nella normalità: occhi aperti alle sorprese di Dio, alla Sua presenza umile e nascosta nella vita di ogni giorno.» Papa Francesco (Angelus 4/7/2021)