Sora / La città ricorda Vittorio Cristini 42 anni dopo la sua scomparsa

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È doveroso ricordare ancora Vittorio Cristini (immagini in alto) una delle figure più significative e nobili della storia recente di Sora, scomparso il 29 settembre del 1974, ben 42 anni fa. E tante belle pagine di storia locale ha saputo scrivere “il presidente”.

A lui il Comune di Sora  ha   intitolato il ponte lamellare che collega Lungoliri Cavour con la parte retrostante della chiesa di S. Rocco. Anche il “Roma club” di Sora porta il Suo nome.

Sono innumerevoli coloro che ancora conservano la memoria della sua poliedrica attività e il dono della sua  “testimonianza umana e sociale”. Vittorio Cristini segnò il cammino e la vita di tantissimi “giovani”, che ancora ricordano il periodo compreso nell’arco tra gli anni ’60 e ’70. Molti lo seguivano ricevendo sicurezza, fiducia, esempio, solidarietà e sostegno vero.

La zona di “S. Rocco” era   il “suo” rione e Vittorio Cristini è stato egli stesso  “un ponte”, collegando e traghettando  i tanti giovani, che lo consideravano  “leader naturale”, verso una esperienza di vita basata sui valori veri dello sport e della famiglia.

Ha rappresentato un preciso punto di riferimento nell’ambito della popolare zona di S. Rocco e di “Cancéglie”, il cuore vero  della Città; un’esperienza che poi ha coinvolto anche  tanti altri segmenti e rioni di  Sora. Seppe trascinare, con l’ entusiasmo di una sua particolarissima  “ricchezza umana”, una intera generazione di  ragazze e ragazzi.

E’ stato un testimone concreto dello sport, quello con la “S” maiuscola;  lo “Sport” che accoglie, che educa, che matura e forma  tramite i principi cristiani dell’altruismo, della disponibilità, del solidarismo e del servizio.

Con la sua “forte personalità e positiva complicità” ha aiutato, concretamente e in tutti modi, tanti giovani  ad essere cittadini adulti.

Una “spinta” unica che ancora oggi molti dei giovani di allora, portano e conservano nel cuore.

Ebbe sempre al suo fianco l’appoggio, con   l’intelligente, insostituibile e prezioso sostegno della moglie, signora Marina Simoncelli.

Fu un imprenditore coraggioso e lungimirante: giocatore del Sora, con un salto in serie “A” nella “magica Roma”; dirigente e collaboratore dell’A. s. Sora; presidente della “Polisportiva Fede e Lavoro”; promotore e sostenitore di iniziative sportive, ricreative e culturali per i giovani della Città, nell’ambito della Figc, del Csi, dell’Azione Cattolica e della parrocchia di S. Silvestro.

Per questo, a Sora in tanti, gli dicono  ancora: “grazie”.

 

Le foto allegate, riportano alcuni momenti indelebili nella memoria di molti sorani.

Le formazioni del Sora, cui dava un validissimo contributo Vittorio Cristini.

Due delle squadre di calcio della Polisportiva Fede e Lavoro, guidate da Vittorio Cristini ed allenate dal “mago” Walter Iannuccelli.

La premiazione di un torneo quadrangolare del CSI, all’allora Sferracavallo, con la presenza della signora Marina Simoncelli.

Alcune foto di Vittorio Cristini, da giocatore della Roma e  da presidente della Polisportiva.

 

 

 

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