Calcio – Eccellenza – girone B / Il Sora spreca, si rilassa e si distrae ed il Sermoneta lo punisce

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(In alto la formazione del Sora Calcio e quella del Latina Scalo Sermoneta – In anteprima la stretta di mano tra i due capitani Tomei e Aquilani)

SORA CALCIO (1): Testa, Serrao (57′ Landolfi), Tomei, Faiola, Casalese, Pagnani, Cardazzi, La Rocca Gianf. (83′ Mamadou), Cicino (70′ Cano),  Di Stefano (70′ Gigli), Antonini (57′ Pellino). A disposizione: Santoro, La Rocca Leo., Cirelli Mich., Schettino. Allenatore: Antonio Tersigni.
LATINA SCALO SERMONETA (2): Viscusi, Monti, Pica, Bispuri, Chiarucci, Antonelli, Spirito (81′ Mancini), Maola, Cifra (84′ Brizzi), Aquilani, Torri. A disposizione: Tricarico, Morelli, Gabrielli, Rufo, Maresca, Marchetti, Cangianiello. Allenatore: Pelucchini.
Arbitro: Julian Bosco di Ostia Lido coadiuvato dal I assistente Gianluigi Scipioni di Formia e dal II assistente Stefano Corrado di Formia.
Marcatori: 20′ Cifra (LS), 30′ Faiola (SC), 85′ Mancini (LS)
Note: espulso Faiola al 92′; ammoniti: Cardazzi, Torri, Antonelli e Brizzi.
SORA – Seconda sconfitta consecutiva (la prima tra le mura amiche ndc) inaspettata e insolita per l’undici di Antonio Tersigni che, comunque si conferma leader del girone B di Eccellenza con un punto di vantaggio sul Tor Sapienza e due sull’Arce, prossimo avversario!

Ad andare via dal Claudio Tomei con l’intera posta in palio è stato il Latina Scalo Sermoneta che, senza alcun tipo di timore, ha affrontato i bianconeri nella loro tana, costringendoli alla resa con lo ‘score’ finale di due reti ad una. Con Paride Gigli e Alex Cano relegati in panchina a causa di una condizione fisica non ottimale, il nuovo acquisto Cicino e Di Stefano, nel corso del primo tempo, cercavano di essere incisivi, ma senza cavare un solo ragno dal buco…

Procedendo per ordine e gradi, la cronaca riferisce di un primo tentativo portato verso la porta avversaria, intorno al 10′, da Faiola, ma la sua conclusione veniva respinta e rintuzzata in corner. Pochi istanti dopo ci provava Casalese, con un colpo di testa ad impensierire Viscusi, ma la palla terminava sul fondo. Al 20′ la prima doccia fredda per i bianconeri… Cifra s’involava sulla fascia destra, con il pallone incollato al piede, e resisteva alla pressione di Pagnani, si presentava così, a tu per tu con Testa e, con un preciso colpo di piatto lo superava gonfiando la rete. Il Sora provava a reagire, e al 23′ il capitano Tomei pizzicava la palla di testa che, però, finiva fuori. Alla mezz’ora esatta arrivava il meritato e sospirato pareggio…  punizione dalla trequarti di Pagnani, che imbeccava Tomei, il quale indirizzava il pallone al centro dell’area, il primo ad accorgersi dell’assist era Faiola che si coordinava, batteva a rete, trovando il varco giusto infilando di giustezza Viscusi nell’angolino alla sua sinistra. Come se nulla fosse accaduto, il Latina Scalo si riversava di nuovo in avanti, ed il bolide scagliato dalla distanza da Spirito si stampava sulla parte interna della traversa e Testa con un pizzico di fortuna riusciva a liberare la propria porta.

Nella ripresa, i primi ad affacciarsi negli ultimi sedici metri erano i padroni di casa, con Gianfederico La Rocca che dal fondo scodellava la palla nel mezzo per l’appostato Cicino, ma il suo tiro veniva respinto. 51′: mischia caotica in area pontina, ma nessuno degli avanti del Sora riusciva ad impattare debitamente il pallone che schizzava via. Il tecnico Tersigni richiamava in panchina Antonini e Serrao e buttava nella mischia Pellino ed il neo acquisto Landolfi. E, poco dopo arrivava il turno anche delle due riserve di lusso, ossia Cano e Paride Gigli che rilevavano rispettivamente Cicino e Di Stefano. Ma i cambi operati non sortivano l’effetto sperato e l’arbitro con alcune decisioni poco oculate e ignorando una spinta vistosissima ai danni dell’attaccante bianconero con la casacca numero 18, finiva per diventare il protagonista ‘in negativo’ dell’incontro, incidendo nel modo peggiore sulla disfida. I nerazzurri capivano che era il momento di osare e all’85’  con una rasoiata da fuori area, il nuovo entrato Mancini si ergeva ad eroe del giorno, recapitando la palla nell’angolino alla sinistra di Testa che rimaneva basito alla stregua di tutti i suoi compagni di squadra e del pubblico presente, numeroso, in tribuna e nella curva Ferrovia. Da segnalare, il tiro di Mamadou proprio all’ultimo secondo che lambiva il palo alla destra di Viscusi e terminava la sua corsa sul fondo.

Ultima cartolina, l’esortazione a rialzarsi ed anche in fretta, rivolta dagli Ultrà bianconeri a tutta la squadra, perché perdere fa sempre male, ma a volte la giustificazione è dietro l’angolo… in questo caso, forse non esistono… scuse!

Gilberto Farina
Direttore de: Sora e Dintorni

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