Alvito / Meditando con il calendario dell’Oasi

(In anteprima il sacerdote-esorcista dell’Oasi Betania di Alvito, Don Alberto Mariani)

6 Novembre 2020 – Venerdì – 31a settimana del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Lc 16,1-8

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Un uomo ricco aveva un amministratore, e questi fu accusato dinanzi a lui di sperperare i suoi averi. Lo chiamò e gli disse: “Che cosa sento dire di te? Rendi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare”. L’amministratore disse tra sé: “Che cosa farò, ora che il mio padrone mi toglie l’amministrazione? Zappare, non ne ho la forza; mendicare, mi vergogno. So io che cosa farò perché, quando sarò stato allontanato dall’amministrazione, ci sia qualcuno che mi accolga in casa sua”. Chiamò uno per uno i debitori del suo padrone e disse al primo: “Tu quanto devi al mio padrone?”. Quello rispose: “Cento barili d’olio”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta, siediti subito e scrivi cinquanta”. Poi disse a un altro: “Tu quanto devi?”. Rispose: “Cento misure di grano”. Gli disse: “Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta”. Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce».

Parola del giorno: ‘I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce’.

Una scaltrezza segnalata ma non benedetta quella dell’amministratore, da parte di Gesù che ne trae spunto per esortare i suoi discepoli ad acuire tutto il loro ingegno ma per un altro verso e non per quello del tornaconto e interesse personale. La trovata intelligente e furba di quell’uomo per sbarcare il lunario, visto che per lui le cose si vanno mettendo male, consiglia a Gesù di invitare i suoi discepoli a fare altrettanto per il bene, perché i figli della luce non siano da meno dei figli delle tenebre.

A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Betania di Alvito
Don Alberto Mariani

 

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento