Alvito / Meditando con il calendario dell’Oasi

(In anteprima. il sacerdote-esorcista dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
Don Alberto Mariani)

13 Giugno 2021 – 11a Domenica del Tempo Ordinario – Vangelo del giorno: Mc 4,26-34

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa.

Parola del giorno: “…dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce”

Il contadino ha fatto il suo lavoro: il seme giace ben coperto nel terreno ed ora entrambi aspettano l’evolversi degli eventi. Quest’ultimo, lasciando che la natura faccia il suo corso, è il primo godendosi l’attesa e, investendo tutta la sua fiducia in chi, dall’alto, provvederà ad accompagnare l’andamento del quale lui non può vedere nulla, fino a quando il ciclo della crescita si renderà visibile dallo stelo che si affaccia sul terremo e, fino a quando i frutti saranno pronti per essere raccolti. Mente il seme, inconscio dell’energia che porta dentro, si lascia fare dall’umidità e dal calore del terreno per poi salire e dare spazio a tutta la sua potenzialità, senza sapere neppure che in tanti lo stanno aspettando, perché può essere per molti sostentamento e vita. È morto a se stesso, si è donato; ma proprio questo ha consentito che, tanti altri semi nasceranno e continueranno a dare vita. E se, per il seme, il ciclo si ripete senza sosta e senza far rumore, sarà meraviglioso per il contadino, rigenerare ogni volta gratitudine e fiducia e rimanersene pazientemente ad aspettare.

A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani

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