Eugenio Finardi bissa il successo di Musica Ribelle con il singolo Extraterrestre (1977)

Figlio di Eloise Degenring – una cantante ed insegnante lirica statunitense, che si è perfezionata a Milano – e di Enzo Finardi, tecnico del suono bergamasco, ha doppio passaporto italiano e statunitense. Dopo l’incisione di un disco di canzoni per bambini all’età di nove anni (Palloncino rosso fuoco), inizia la carriera negli anni settanta come musicista rock, in gruppi quali Tiger e Il Pacco con il giovane chitarrista italo-brasiliano Alberto Camerini. Inizia poi a scrivere canzoni con testi in inglese, e nel 1973 la Numero Uno (casa discografica di proprietà di Mogol e Lucio Battisti) pubblica il suo primo 45 giri, con Spacey stacey e Hard rock honey, brani con sonorità vicine all’hard rock, cantati in inglese, di cui Finardi scrive le musiche (i testi sono della cantautrice californiana Marva Jan Marrow).

Decide quindi di passare all’italiano, con testi diretti ed impegnati, e viene messo sotto contratto dalla Cramps di Gianni Sassi, Sergio Albergoni e Franco Mamone, che pubblica il suo primo album nel 1975: si intitola Non gettate alcun oggetto dai finestrini e contiene anche una cover rock della canzone folk Saluteremo il signor padrone. Il successo arriva l’anno dopo con Sugo che porta in sé due delle sue canzoni più famose, La radio e Musica ribelle. Segue l’album Diesel del 1977 considerato tra i suoi migliori, che contiene altri brani divenuti famosi come Non è nel cuore, Diesel e Non Diventare Grande Mai. In questi anni la Cramps dedica, per la registrazione degli album di Finardi, i suoi musicisti migliori, come Patrizio Fariselli, Ares Tavolazzi e Paolo Tofani, membri degli Area.

L’album che contiene Extraterrestre è intitolato: Blitz ed è anticipato da due 45 giri: Affetto/Op. 29 in Do maggiore, pubblicato nell’autunno del 1977, e  per l’appunto da: Cuba/Extraterrestre, pubblicato a dicembre dello stesso anno, poche settimane prima della pubblicazione dell’album.

Con questo disco Finardi cambia i suoi musicisti di supporto, iniziando la propria collaborazione con il gruppo dei Crisalide, costituito da Stefano Cerri al basso, Mauro Spina alla batteria, Maurizio Preti alle percussioni, Luciano Ninzatti alla chitarra e Ernesto Vitolo alle tastiere, quest’ultimo sostituito da Mark Harris (dei Napoli Centrale e Rovescio della Medaglia) dalla fine del 1979.

Con Blitz l’autore inizia una serie di dischi di impostazione più introspettiva rispetto ai precedenti.

Il brano più famoso dell’album risulterà essere Extraterrestre.

Di seguito riportiamo i testi del brano intitolato: Extraterrestre tratto dall’album Blitz del 1977:

C’era un tipo che viveva in un abbaino
per avere il cielo sempre vicino
voleva passare sulla vita come un aeroplano
perché a lui non importava niente
di quello che faceva la gente
solo una cosa per lui era importante
e si esercitava continuamente
per sviluppare quel talento latente
che è nascosto tra le pieghe della mente
e la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle
dalla finestra nel tetto con un messaggio
voleva prendere contatto, diceva:

Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio un pianeta su cui ricominciare

Una notte il suo messaggio fu ricevuto
ed in un istante é stato trasportato
senza dolore su un pianeta sconosciuto
il cielo un po’ più viola del normale
un po’ più caldo il sole, ma nell’aria un buon sapore
terra da esplorare, e dopo la terra il mare
un pianeta intero con cui giocare
e lentamente la consapevolezza
mista ad una dolce sicurezza
“l’universo é la mia fortezza!”

Extraterrestre portami via
voglio una stella che sia tutta mia
extraterrestre vienimi a pigliare
voglio un pianeta su cui ricominciare!

Ma dopo un po’ di tempo la sua sicurezza
comincia a dare segni di incertezza
si sente crescere dentro l’amarezza
perché adesso che il suo scopo é stato realizzato
si sente ancora vuoto
si accorge che in lui niente é cambiato
che le sue paure non se ne sono andate
anzi che semmai sono aumentate
dalla solitudine amplificate
e adesso passa la vita a cercare
ancora di comunicare
con qualcuno che lo possa far tornare, dice:

Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre vienimi a cercare
voglio tornare per ricominciare!
Extraterrestre portami via
voglio tornare indietro a casa mia
extraterrestre non mi abbandonare
voglio tornare per ricominciare!

(Fonte Wikipedia).

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