Ceccano / Maurizio Lozzi scongiura la partecipazione a Sanremo del trapper Junior Cally

Cally Junior immagine 1    Maurizio Lozzi immagine 1
(Sopra il trapper Junior Cally e il consigliere regionale dei pubblicisti Dott. Maurizio Lozzi;
In anteprima il logo del 70° Festival di San Remo)
Attraverso una nota indirizzata al Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, il Consigliere regionale dei pubblicisti, Dott. Maurizio Lozzi ha chiesto una severa pronuncia inerente la partecipazione a San Remo del trapper Junior Cally.
Lozzi è stato costretto ad esporsi preso atto del testo della canzone intitolata: ‘Strega‘ ed a chiamare in causa l’Ordine chiedendo alla Rai, ed ai /alle colleghi/e che lavorano in tale azienda e, soprattutto, alla Commissione di vigilanza, quanto segue: “Bisogna prendere posizione ed intervenire con la massima decisione – afferma Lozzi – Fermo restando che ognuno è libero di esprimersi come desidera senza esortare forme di censura. Ma la Rai ha il dovere come servizio d pubblico di connotarsi nel mondo dei media come un autentico baluardo di buona educazione ed etica giornalistica, anziché consentire a personaggi di valore artistico tutto da definire, di veicolare messaggi gravissimi che minano, non solo la dignità delle donne, ma di tutta la nostra comunità, azzerando tutte quelle lotte che. per l’emancipazione, le donne del nostro Paese hanno dovuto sostenere negli anni passati“.
Autore, come Sociologo, anche di un saggio sulla violenza nei confronti delle donne  presentato alla 75mq Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Lozzi ritiene questo invito al Festival un fatto inaccettabile e, nel suo comunicato  ribadisce: “L’emittente di Stato non può permettersi di tradire la sua storica funzione educativa, normalizzando attraverso la kermesse sanremese che ha un’enorme forza diffusiva, canzoni che ingiuriano la donna, spingono alla sua sopraffazione, invitano a trattarla come un oggetto da stuprare, tanto più poi in questo triste momento storico in cui i femminicidi sono all’ordine del giorno”.
Il Festival della Canzone Italiana non può ledere in nome del profitto, la dignità delle donne e della collettività in generale e, pertanto, Lozzi spiega e coonclude che: “Di questa svilente fotografia del mondo femminile Sanremo possa farne a meno“.
Per tale ragione lo stesso Lozzi ha chiesto al Consiglio dei Giornalisti del Lazio di votare un ordine del giorno straordinario, ribadendo che: “Le donne vanno assolutamente rispettate perché con superba dignità condividono con noi un mondo in cui sanno distinguersi nel lavoro, in cui sanno gestire la famiglia e, in cui sanno investire in professioni e carriere, pur senza rinunciare ai propri affetti“.
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