Alvito / Meditando con il calendario dell’Oasi

(In evidenza, il sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito,
don Alberto Mariani)

13 Aprile 2022 – Mercoledì Santo – Vangelo del giorno: Mt 26,14-25

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

Parola del giorno: “Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù”

La decisione ormai è presa e l’incontro con i capi è avvenuto; anche il prezzo è già stato pattuito. Ora manca solamente l’occasione e il momento per consumare il tradimento. Sapremo più tardi che il segnale da lui scelto sarà quello del bacio. È da brividi! Per ora Giuda fa finta di niente, gioca il ruolo di sempre: fa il discepolo, ma il pensiero è altrove. Per un istante, nel corso della cena, forse gli vien da tremare ed è quando Gesù apre il discorso del tradimento. La paura gli stringe la mente che gli soffoca il cuore già in subbuglio. Per non esser da meno e diverso – e di conseguenza scoperto – ma anche nella speranza, forse certezza, che Gesù non lo sapesse, anche lui, come tutti, gli domanda: “Rabbì, sono forse io?” La risposta di Gesù è molto chiara, ma ancora oggi è difficile capire come mai nessuno lo abbia capito. Azzardiamo una timida risposta: quanto a Giuda, perché la sua mente era occupata da altro e alla ricerca di avere l’occasione più propizia; per gli altri discepoli … la fiducia per il fatto che era il custode della cassa, l’assurdità del solo pensiero che una simile cosa potesse succedere o, forse meglio, la misteriosa e infinita misericordia di Gesù che copre e accarezza fino all’ultimo istante la nostra libertà.

A cura del sacerdote-esorcista
dell’Oasi Mariana Betania di Alvito
Don Alberto Mariani

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